Abaixo está a letra da música Strozzi: Diporti di Euterpe, Op. 7 No. 4: Lamento (Lagrime mie) , artista - Emőke Baráth, Барбара Строцци com tradução
Texto original com tradução
Emőke Baráth, Барбара Строцци
Lagrime mie, a che vi trattenete,
perché non isfogate il fier’ dolore
che mi toglie ’l respiro e opprime il core?
Lidia, che tant’adoro,
perché un guardo pietoso, ahimè, mi donò
il paterno rigor l’imprigionò.
Tra due mura rinchiusa
sta la bella innocente
dove giunger non può raggio di sole,
e quel che più mi duole
ed accresc’il mio mal, tormenti e pene,
è che per mia cagione
provi male il mio bene.
E voi, lumi dolenti, non piangete?
Lagrime mie, à che vi trattenete?
Lidia, ahimè, veggo mancarmi
l’idol mio che tanto adoro,
sta colei tra duri marmi
per cui spiro e pur non moro.
Se la morte m’è gradita,
or che son privo di spene,
deh, toglietemi la vita
ve ne prego, aspre mie pene.
Ma ben m’accorgo, che per tormentarmi
maggiormente la sorte
mi niega anco la morte.
Se dunque è vero, o Dio,
che sol del pianto mio
il rio destino ha sete,
lagrime mie, a che vi trattenete,
perché non isfogate il fier’ dolore
che mi toglie ’l respiro e opprime il core?
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