Sos - Float A Flow, DonE, Ffiume

You’d better close your eyes

Ooohhhh bow your head

Ehi, non prendermi alla lettera, sto

Nel vago tra un paio di eccetera

A vista d’occhio spicco verso il ciglio come un’edera

Dentro a casa lo scompiglio di chi ha parruccato un’epoca

Tra l’astio e il vittimismo che fa morti più dell’ebola

Bardati e armati in giro e non è espola (?)

Col calibro di miti del calibro di Escobar

Di' la tua col Bentotal

Revolver sulla tempia, batti palpebre

Costantemente all’erta senza remora

Le membra si aggrovigliano per l’odio che persevera

Sai bene che rivivo ma era un’era fa

L’annientamento arriva puntuale come una regola

Finale da manuale senza replica

Prepari un colpo ma, non sono la vittima

Sangue porpora, chiedi come ci si sta

Superiamo le tue leggi della fisica

Tipo che pesi ma non sposti siamo fissi qua

Ah, passa il tempo e peggioro

Sembra il meteo del giorno, ehi

Ma non metti giù il conto

Chioggia cade a dirotto, lascio che non cade addosso

Ah, non m’atteggio ma vivo da capo

Con una tag firmo il tuo capo

Corpo intatto il tuo colpo mancato

Se vuoi te la racconto daccapo

Parto accensione, salgo ascensore

Di notte col mare di fronte dove nasce il sole

Decimo in posizione, decimo e poi si muore

Decido come suonartele, sì compositore

Meglio se chiudi gli occhi

Meglio se ti distacchi

Il tempo minaccia fa tic tac, e come si fa a

Non essere schiavo di questi rintocchi

Se l’alziamo il aumentano i blocchi

Neos sta per Non Esagerare o Scoppi

Non esagerare o scoppi

Spegni il cervello, accendi la voglia, trovati un hobby respira

Il mondo è una merda lo so direzione è la fine

Tipo la fine dei Doors (spazio)

Una questione di percezione come

Cambia la prospettiva

Cambia la merda in concime

Questo regime mette in difficoltà, forse interiore non manca

Manco la volontà, anche se ho gli incubi da un anno fa

Affogo nell’alcool la sera

So che sono in viaggio e finirà (finirà, finirà)

Un giorno o l’altro finirà

Senti, ah

Io che di base me sbatto il cazzo, andzzo pazzo

Scaldo il piatto fingo il fatto, fatto

Ti chiami Carlo Franco Marco